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Astrofotografia for dummies

Prezzo di listino €8,19 EUR
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(PDF, 382Mb, 313 pagine con immagini in alta risoluzione)

Come fotografare tutto quello che sta lassù in cielo (ben) al di sopra delle nuvole e come farlo iniziando con una ordinaria macchina fotografica e un treppiede, per poi eventualmente evolvere verso attrezzature più sofisticate.

Attraverso le immagini pubblicate fra queste pagine, l’intento è trasmettere le incredibili potenzialità nascoste dentro le fotocamere amatoriali che siamo soliti usare in viaggio per fotografare paesaggi, tramonti, animali, magari la cronistoria minuto per minuto dei figli, senza immaginare che con quel medesimo strumento è possibile viaggiare letteralmente nella nostra galassia e oltre.

L’idea alla base è dunque mostrare quali siano i risultati alla portata e, nel caso, orientare eventuali acquisti per sviluppare questa passione. Soprattutto, indicare un percorso per portare a casa in un tempo sufficientemente rapido qualche soddisfazione che alimenti la motivazione a spingersi oltre.

Il libro è rivolto principalmente a tutti i dilettanti che abbiano familiarità con le normali fotocamere digitali: I temi sono trattati a livello introduttivo e amatoriale, perlopiù in forma di linee guida, e riguardano le cose fondamentali da sapere: cosa si fotografa, cosa si usa per fotografare, come si fotografa e cosa bisogna fare dopo aver fotografato. In altre parole, le indicazioni essenziali per iniziare a guardare il cielo notturno con occhi diversi ed eventualmente orientarsi poi nel mare infinito di risorse ben più strutturate, tecniche e scientifiche, altrove disponibili.

L’ambizione fra le righe è fare ordine in quella che fino a oggi è stata la mia esperienza personale, provando a trasformare il mio percorso in una guida utile ad altri che vogliano seguirlo, facendo magari risparmiare a qualcuno un po’ del tempo che io ho perso, qualche deviazione inutile e molto traffico lungo la strada.

Se c’è una ragione per cui questo libro, forse, inutile non è, è che vorrei averlo avuto io quando mi sono affacciato a questo straordinario mondo.